Origini dell’architettura
Risalire alle origini del primo atto umano del costruire è difficile, poiché avendo l’uomo da subito espresso la necessità di eseguire delle costruzioni che fungessero da riparo -dal momento che non sempre erano a disposizione luoghi come le grotte naturali-, realizzò spesso solamente strutture effimere, di cui niente ci rimane. Questo inoltre dipendeva moltissimo dai luoghi frequentati dai gruppi preistorici, che presumibilmente, in virtù delle aree geografiche di collocazione, non si stanziavano tutti in contesti ambientali che consentivano sistemazioni in grotte. Dei primi atti del costruire possiamo tuttavia intuire che si sia dato origine a capanne di legno o foglie, o a ripari di fango e pietre.
I primi interventi costruttivi di cui abbiamo testimonianza, appartengono al periodo neolitico, e sono costruzioni prevalentemente costituite da grandi blocchi di pietra, dette dal greco mega = grande e litos = pietra megalitiche come i menhir, i dolmen e i cromlech. La cosiddetta civiltà megalitica ha origine in Europa intorno a 4000 anni a.C. I menhir, proprio come quelli raffigurati da Uderzo nei classici fumetti di Asterix, sono grandi massi dalla forma allungata, all’origine costituivano probabilmente dei monumenti funebri mentre i dolmen sono strutture trilitiche: dal greco treis = tre e litos = pietra; essi presentano due grandi pietre verticali che ne sostengono una orizzontale di copertura; rappresentano forse i primi altari costruiti in onore ad un Dio. Il cromlech, famoso quello di Stonehenge che risale a quattromila anni fa, è invece una grandiosa costruzione di massi disposti in cerchi concentrici.
La disposizione dei massi, si ipotizza possa essere riconducibile a dei riti collegati al culto del sole –infatti il fatto che essi siano orientati secondo assi coincidenti con il sorgere o il tramontare del sole ai solstizi e agli equinozi – fa propendere per una funzione rituale. Probabili le connessioni con l’astrologia, essi potevano essere usati per osservare le diverse posizioni del sole durante l’anno, consentendo di stabilire l’alternarsi delle stagioni. Forse all’interno vi si celebravano riti propiziatori per il buon esito dei raccolti, ma non è possibile risalire con esattezza agli scopi che hanno condotto all’origine di queste maestose e misteriosissime costruzioni.
A Carnac, in Bretagna, circa tremila monoliti sono disposti in file parallele lunghe ognuna circa un chilometro. Essendo orientate verso ovest si pensa che potessero essere state erette anch’esse per scopi rituali. Dal neolitico in poi, si conferma il cosiddetto “sistema trilitico”, che costituirà il primo vero esempio di struttura architettonica.
All’età del bronzo risalgono le invece le testimonianze della civiltà nuragica in Sardegna; di forma circolare la pianta del nuraghe costruito senza l’uso di malte cementizie, presenta pietre squadrate e sovrapposte che costituiscono le pareti e chiudono la costruzione, determinando una copertura a cupola. Si tratta di architetture megalitiche a forma tronco-conica sormontate da pseudo-cupole; spesso formavano come dei complessi abitativi; si trovano presso la città di Sassari, Cagliari e Nuoro.