Architettura in Mesopotamia
Mesopotamia, terra tra due fiumi…il fiume Tigri e il fiume Eufrate che, permettono l’istallarsi di comunità agricole e il fiorire di scambi commerciali. Poco ci resta di quelle che furono le prime architetture mesopotamiche… a causa della scarsità di pietra esse erano infatti costruite con mattoni di argilla, seccati al sole e intonacate di fango e calce. Le prime società definibili urbane, si svilupparono tra il 3500 ed il 3000 a.C. a Samarra, Nivive e Tell Hassuan. Erano dei piccoli villaggi preistorici dell’alta valle mesopotamica… a sud, nelle strutture si noterà invece una più rapida evoluzione grazie alla cultura denominata el-Ubaid. Pur con i mattoni essiccati al sole si riescono infatti ad edificare delle strutture complesse.
Tuttavia, solamente con le città-stato Sumere si potrà parlare di architettura monumentale religiosa. Siamo nel IV millennio a.C. Questa fase è rappresentata dal Tempio Bianco di Uruk, dedicato al dio del cielo. Il tempio, eretto su di una piattaforma di circa 15 mt., dona possibilità di accesso da una scalinata. Nell’antichità numerose civiltà si susseguono per appropriarsi di questa straordinaria parte del mondo: nel 3000 a.C. l’area fu infatti occupata dai Sumeri, assoggettati nel 2500 a.C. dagli Accadi, che furono a loro volta spodestati dai Babilonesi intorno al 2000 a.C. Il periodo successivo a quello “protostorico” è definito “antico-dinastico” e va dal 3000 al 2340 a. C. Al Tempio, a pianta rettangolare, sono ora annessi altri edifici che svolgono funzioni utili allo sviluppo delle società urbane. Nel successivo periodo, detto Accadico, ai Sumeri subentrano delle popolazioni semitiche del nord.ovest. Re Sargon impose la devozione al sovrano, che si trasforma ora in emblema del potere. Riflessi di questa mutata condizione socio-politica si avranno nelle steli che adesso riportano le vittorie del Re, invece che riferirsi al Dio. Dal 2230 al 2006 a.C. il periodo Neo-sumerico, ci regala la nota Ziqqurat di Ur, su due piani e racchiusa dentro un cortile. Tre scalinate giungono al livello primo ed una al secondo.
Al cessare della III dinastia di Ur sarà la volta dei Babilonesi. Le rovine di Mari consistono in un palazzo reale con pitture murali. Nel 1792 a. C., sotto Hammurabi Babilonia divenne importantissima. I Babilonesi, organizzati dapprima in città-stato autonome, determinano la nascita del I impero e, Babilonia, ne diviene capitale. Hammurabi, emana le prime leggi scritte, valide per tutta la Mesopotamia. Al periodo neo-assiro nel XIV secolo a.C. appartiene il palazzo di Khorsabad. Si trattava di una struttura a più cortili attorniati da stanze. Grande rilievo veniva invece posto al portale d’ingresso, che era fiancheggiato da leoni con testa umana e muniti di ali. Le pareti interne dei palazzi erano invece impreziosite da bassorilievi rivestimenti di alabastro, e pitture celebrative.
E’ sorprendente inoltre rilevare come certe forme espressive o certe costruzioni vengano realizzate, in tempi diversi in località molto lontane fra loro, molto similmente. E’ il caso dei templi dei Maja e degli Aztechi che ricalcano la forma delle ziqqurat mesopotamiche (la ziqqurat consiste in una serie di terrazze degradanti, che si allargano via via verso il basso, collegate da scale dirette alla sommità, dove si trovava il tempio vero e proprio, il sacrario. Essa rappresenta la terra dove si concentrano il potere divino e le forze della vita, simbolica unione tra uomo e dio). Segni che l’architettura e l’arte di questa area geografica seppero influenzare i successivi sviluppi architettonici di altre ben più distanti zone.
Il periodo neo-babilonese (che va dal 612 a. C. al 539 a. C.) è senza dubbio quello che ha caratterizzato maggiormente l’architettura mesopotamica. In corrispondenza infatti con la rinascita nel sud, coincidente con la caduta di Nivive, si avrà una stagione di fioritura dell’arte e dell’architettura. Babilonia ed Ur sono i due centri dove questa attività fu particolarmente densa di qualità. La struttura, estremamente monumentale degli edifici, era ingentilita da decorazioni a piastrelle smaltate policrome. Nota più di tutte, la porta di Ishtar del 580 a. C. che è stata ricostruita al Museo di Berlino con reperti originali. Nel 538 a.C. i Persiani, guidati da Ciro il Grande, penetreranno nei territori e se ne impossessano. L’impero persiano, che conquista anche l’Egitto, viene consolidato e riorganizzato da Dario I, ma nel 330 a.C. la conquista da parte di Alessandro Magno ne determinerà la fine.