Calatafimi-Segesta
Nome Abitanti: “
Popolazione (2012): 6.938
CAP: 91013
Provincia: Trapani (TP)
Codice Istat: 081003
Codice Catastale: B385
Coordinate GPS (Lat Lng): 37.9, 12.85
Altitudine (m. s.l.m.): 338
Patrono: santissimo Crocifisso
Giorno festivo: 3 maggio
Altre informazioni
L’antica Segesta, probabilmente fondata dagli Elimi, divenne ben presto una delle principali città del bacino mediterraneo di influenza ellenistica. L’influenza di Segesta fu decisiva per le sorti di questa parte della Sicilia infatti le sue richieste di aiuto per difendersi dall’egemonia di Selinunte condurrà al sovvertirsi del quadro politico nel corso di pochi anni. Nel 415 a.C., fece infatti appello, agli Ateniesi, per difendersi da Selinunte. Gli Ateniesi vengono però sconfitti da Siracusa, alleata di Selinunte. Nel 409 a.C. Segesta chiede l’aiuto dei Cartaginesi che, giunti in Sicilia, annientano Selinunte ed Himera. Anche Segesta però verrà a sua volta travolta dagli eventi da lei stessa scatenati e viene successivamente distrutta dal siracusano Agatocle.
Il Parco Archeologico. Situato in splendida posizione, immerso in un meraviglioso paesaggio collinare, dal quale si gode un panorama vastissimo. Eretto nel 430 a.C., Il tempio di Segesta, è uno dei monumenti in miglior stato di conservazione a noi giunto dall’Antichità. Si innalza, in maestosa solitudine, su un poggio circondato da un profondo vallone incorniciato da Monte Bernardo e Monte Barbaro. E’ un edificio dorico dalle proporzioni di una rara armonia. Il peristilio ha conservato quasi completamente intatte le 36 colonne, in calcare e privo di scanalature. Questo fatto e la mancanza di una cella interna ha fatto supporre che la costruzione sia stata abbandonata prima della fine dell’edificazione del Tempio.
L’assenza di ogni traccia della cella interna (punto da cui normalmente la costruzione veniva iniziata), testimonierebbe che l’edificio è in realtà un peristilio pseudotemplare. Inoltre non è stato ritrovato alcun elemento che possa indicare a quale divinità fosse dedicato.
La strada che sale verso il teatro offre una magnifica vista sul tempio. Prima del teatro, sulla destra si possono vedere i resti dell’Eremo di S. Leone con una sola abside, ma costruito su un precedente edificio triabsidato e, alle spalle, i ruderi del castello normanno. Il Teatro, edificato nel III sec. a.C. in periodo ellenistico, ma sotto la dominazione romana, è costituito da un perfetto e vasto emiciclo di 63 m di diametro sistemato su un pendio roccioso, i gradini sono orientati verso le colline dietro le quali, sulla destra, si intravede il Golfo di Castellammare.
Ogni due anni, in estate, al teatro si svolgono numerose rappresentazioni classiche, divengono occasione di conoscenza per un più vasto pubblico di questo splendido parco archeologico.