Sant’Antonio Abate
Il 17 Gennaio, si apre tradizionalmente il carnevale, e si festeggia un Santo Egiziano, Sant’Antonio Abate, morto il 17 Gennaio del 356 d.C., pare ultracentenario.
A Palermo tradizionalmente si realizzano proprio per Sant’Antonio, le teste di maialino di pasta reale. Vengono acquistati per fare gustosi scherzi agli amici e ai parenti….. In realtà questa tradizione ha origini antiche. Prima di tutto occorre sottolineare che il maiale, insieme al bastone a Tau e alla campanella, è un attributo iconografico del Santo dalla lunga barba bianca. Pare infatti che la figura del maiale gli sia stata associata in riferimento alle tentazioni da Lui subite nel deserto, tentazioni che il Santo ovviamente scacciò.
Ai suoi piedi quindi si trova il maiale che rappresenta quelle tentazioni che seppe vincere. Sant’Antonio è anche associato al fuoco, che rappresenta la dannazione eterna alla quale seppe sfuggire. Egli quindi seppe dominare anche il fuoco….è per questa ragione che per Sant’Antonio si accendono quasi dappertutto dei falò ed è per questo che a Lui ci si rivolge per combattere il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”. A proposito, questa malattia si curava con il grasso del maiale.
Il maiale in realtà non in tutte le culture era considerato un simbolo del male….gli antichi romani a Gennaio lo celebravano nell’ambito di feste rurali, sacrificandolo a Cerere per propiziare la fecondità, e del resto già nell’antica Grecia i maiali erano sacri a Demetra, dea della fertilità.
Testimone di un antico legame con il mondo rurale, nelle campagne vicino Palermo, Sant’Antonio Abate veniva onorato con altarini a Lui dedicati a volte situati proprio all’interno delle stalle.
Il maiale del resto è sempre stata una grande risorsa per il mondo contadino… Consumare carne di maiale nel periodo di carnevale è una tradizione che perdura ancora oggi, e la simpatica testa di maialino di pasta reale, che a Palermo fa la sua comparsa proprio il 17 Gennaio, ce lo ricorda…..