Sagra del mandorlo in fiore
Ogni anno si svolge in Sicilia, la Sagra del Mandorlo in Fiore. Si svolge tra la prima e la seconda domenica di febbraio, ad Agrigento, nello scenario naturale della Valle dei Templi, ed è una celebrazione che simboleggia nel risveglio della natura, il rinascere stesso della vita. Come accade spesso per gli eventi celebrati in Sicilia, anche la sagra del Mandorlo in fiore attinge alla mitolgia: si riferisce infatti all’antico mito di Filide, principessa innamorata di Acamante figlio di Teseo. Teseo che, volle unirsi agli Achei quando partirono alla volta di Troia. Filide attese in una spiaggia il ritorno di Acamante ma, all’attesa non resse il suo giovane cuore. Quando Acamante fece ritorno, non trovò più la sua amata Filide, ma proprio sulla spiaggia dove Filide aveva trascorso il tempo del pianto e dell’assenza, ad attenderlo, il giovane Acamante trovò un albero di mandorlo. Nell’abbracciarlo, magicamente la pianta si coprì di candidi fiori di mandorlo, a testimoniare un amore che la materiale scomparsa di Filide, non aveva soppresso.
La Sagra del mandorlo in fiore, poi trasferita ad Agrigento, in realtà nasce ufficialmente a Naro nel 1934 da un’idea del Conte Alfonso Gaetani, sia per festeggiare la primavera che per promuovere i prodotti tipici siciliani. Appare per la prima volta il 27 febbraio 1938, nello scenario della Valle del Paradiso. La caratteristica era quella di una festa agricola dove sfilavano carretti colmi di fiori e donne abbigliate con caratteristci costumi. Partecipavano molti comuni limitrofi come quelli di Aragona, Canicattì e Sciacca. A Naro, ancora oggi, per continuare la tradizione della 1ª Sagra si celebra la fioritura del Mandorlo con il nome di Primavera Narese, che ripropone la Sagra paesana con l’esibizione di gruppi locali nei loro costumi tradizionali e con l’elezione di Miss Primavera Narese, con evidenti riferimenti al mito di Proserpina, simbolo della Primavera. La prima edizione della Sagra cui ci riferiamo, nella nuova impostazione dal titolo “Sagra del mandorlo in Sicilia”, si svolgerà pertanto ad Agrigento per la prima volta il 14 febbraio del 1937.
Il Festival Internazionale del Folklore, annesso alla Sagra a partire dagli anni 1954, giunto oggi alla cinquantunesima edizione, vedrà nel tempo, la partecipazione di gruppi folcloristici europei e, nel 1966 troveremo anche gruppi folcloristici Internazionali. Nel 1956, dinanzi al Tempio della Concordia, si inaugurò un rito che sarà ripreso ogni anno: l’accensione del tripode dell’amicizia.davanti al Tempio della Concordia. Dai suoi primi esordi, in cui si offrivano varie manifestazioni come esibizione di gruppi folcloristici, raduni automobilistici, sfilate di carretti siciliani, la sagra offre oggi elementi di attualità, e con l’Etno Festival rappresenta un evento culturale che assume anche il senso di comunione tra i popoli. La Sagra generalmente si conclude nella Valle dei Templi con la premiazione dei Gruppi partecipanti: l’assegnazione del Tempio d’Oro, va al miglior gruppo folkloristico.