Agira
Nome Abitanti: Agirini
Popolazione (2012): 8.484
CAP: 94011
Provincia: Enna (EN)
Codice Istat: 086001
Codice Catastale: A070
Coordinate GPS (Lat Lng): 37.6566, 14.5189
Altitudine (m. s.l.m.): 650
Patrono: san Filippo d’Agira
Giorno festivo: 12 maggio e agosto
Altre informazioni
L’origine di Agira è nella nascita dell’antico centro siculo di Agyrion, situato in una posizione strategica tra i possedimenti dei Sicani e quelli, appunto, dei Siculi. Colonia greca nel 339 a.C., già Diodoro parlava di Agira come di una località fiorente, nota dal XII sec. a. C. Pare che Agira avesse accolto tra le prime l’antico culto di Ercole al quale dedicò dei giochi. La città si trova a più di 600 metri dal livello del mare nella media valle del fiume Salso e vicina ad un altipiano solfifero e al Monte Teja -dove si trova un castello di costituzione sveva, del quale ancora oggi si possono ammirare due torri.
La prosperità, che in epoca greca l’antica Agira aveva conquistato, pare si sia conclusa con la dominazione romana. Nel XII sec d. C. Agira è un ristretto gruppo di case situate intorno al citato castello e delle chiese costruite in epoca normanna, di St. Maria Maggiore e S. Salvatore, munita quest’ultima di campanile con piastrelle maiolicate. Successivamente si estese più a sud, dove ebbe poi sede la chiesa di St. Margherita, chiesa più grande di tutta la diocesi, edificata agli inizi del 1200.
Da citare anche la Chiesa di San Filippo che presenta una struttura interna suddivisa in tre navate ed un impianto a pianta basilicale romana, contenente delle tele realizzate da Olivo Sozzi. Alla fine del 1700 nuove fondazioni nell’intorno territoriale di Agira e i danni del terremoto del 1693, che giunse anche qui, contribuirono ad arrestare lo sviluppo della cittadina dall’interessante l’impianto urbanistico, con la sua fitta rete di percorsi di chiara origine islamica. Oltre alle Chiese ad Agira spiccano anche alcuni palazzi signorili che presentano spesso dei portali interessanti. Nota per aver dato i natali allo storico Diodoro Siculo, del I sec. a.C., Agira ha nella Piazza Garibaldi il suo centro nevralgico. Sulla piazza si trova la chiesa di Sant’Antonio cinquecentesca, dedicata a Sant’Antonio da Padova con un interno a tre navate.
Anche dal punto di vista naturalistico Agira regala al visitatore le maggiori sorprese. Il lago artificiale di Pozzillo, noto per il bosco di eucalipti che fiancheggia le sue rive, è un luogo di rara bellezza per i numerosi uccelli migratori e stanziali che vi soggiornano e per il senso di immersione con la natura che vi si respira come nella vicina Riserva di Piano della Corte, nel centro degli Erei.