Museo Mandralisca
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Il museo Mandralisca porta il nome del Barone Enrico Piraino di Mandralisca, nato a Cefalù nel 1809, che iniziò la raccolta di quella stupefacente quantità di pezzi che oggi possiamo ammirare.
Il Barone, oltre che uomo amante della cultura fu anche uomo attento alle necessità della gente di Cefalù, costruì a sue spese le scuole per i figli dei contadini e dei pescatori del paese. Fu arrestato nel 1856 a causa del suo amore per la giustizia e del suo fervore patriottico, e, divenuto consigliere di luogotenenza per il dicastero della pubblica istruzione rappresentò Cefalù al primo Parlamento Italiano a Torino. Il patrimonio del Barone Mandralisca passò alla sua morte interamente alla città, con la sola richiesta da parte del Barone di costituire una Fondazione, per consentire la visione dei pezzi e delle opere che egli aveva raccolto in tanti anni di appassionata ricerca e amore per la cultura. Il Museo contiene vari reperti archeologici molti dei quali provenienti da Lipari, dove, il Barone stesso effettuava scavi archeologici.
Fra tutti i reperti, quello che spicca per bellezza ed originalità è senz’altro il “Cratere del venditore di tonno”, di origine Siceliota, a figure rosse risalente al IV sec. a.C.
Fa parte del museo una biblioteca contenente circa seimila volumi, due preziosi incunaboli e alcuni testi rari, come, il “De Origine Ecclesiae Cephaleditanae” di Frà Benedetto Passafiume, risalente al 1645.
Nella Pinacoteca invece, possiamo ammirare fra le altre opere, nature morte, opere di scuola bizantina, splendide vedute di Venezia e soprattutto, il famoso “Ritratto di Ignoto” del grande maestro siciliano Antonello da Messina.
L'”Ignoto” è un uomo d’epoca rinascimentale, probabilmente appartenente alla media borghesia siciliana. Reca in testa il tipico copricapo dell’epoca e lo scollo dell’abito scuro mette in risalto la camicia, rappresentata con estremo realismo nella casualità delle pieghe. Ma è lo sguardo, l’espressione leggermente beffarda, che colpisce più di ogni altra cosa la nostra attenzione.
Come interpretare questa espressione? Chi è l’ignoto e cosa sta pensando?…. Una cosa è certa Antonello ha saputo fissare nei suoi ritratti l’animo dei suoi personaggi.
Dietro ogni volto noi percepiamo di volta in volta un pensiero che si palesa in diverse espressioni dalle quali sempre traspare intelligenza, amore o arguzia.
Nel Museo Mandralisca anche il settore della Numismatica è abbastanza completo se consideriamo che, le monete che il museo custodisce, vanno dall’arcaismo maturo al periodo dei “Maestri monetieri”.
Infine, quasi a voler rendere omaggio alla vicina presenza del mare, il museo possiede una ricchissima collezione malacologica comprendente più di 20000 esemplari di conchiglie provenienti da ogni parte del mondo.