Carnevale di Sciacca
A Sciacca il Carnevale è principalmente una festa… coinvolge i presenti in un inebriante turbinio di suoni, danze e colori tanto che diventa impossibile restare un semplice spettatore. I carri, espressione di un’arte effimera quanto giocosa, non sono che un elemento di questo carnevale, perché le atmosfere che si vivono in quei giorni sono fatte soprattutto dalla viva partecipazione della collettività allo spirito del carnevale e all’essenza vera della festa. La preparazione dei Carri allegorici inizia sempre qualche tempo prima e vede la partecipazione di esperti nella lavorazione della cartapesta che utilizzano metodi tradizionali, tramandati di generazione in generazione. I carri sono arricchiti di anno in anno, da elementi nuovi, che contribuiscono a rendere queste macchine scenografiche sempre più perfette e ricche di movimenti. I soggetti riprodotti, sono sempre personaggi di attualità e si ricollegano al particolare momento politico e sociale che si sta attraversando…. la sfilata diventa così anche un momento di satira politica oltre che un momento spettacolo. Il carnevale di Sciacca ha origini antichissime ai piedi del monte Kronio, così chiamato dal nome del dio del tempo, gli antichi romani festeggiavano i saturnali.
E’ possibile trovare delle analogie fra questa antica festa pagana ed il carnevale, infatti i Romani volevano rievocare, con questi festeggiamenti, la mitica età dell’oro, e, l’ultimo giorno di festa bruciavano il re dei saturnali, così come accade al re del carnevale, rappresentato, a Sciacca, da una originalissima maschera locale, Peppi Nnappa. Quando Peppi Nnappa, come viene affettuosamente chiamato dai saccensi, riceve le chiavi della città ha inizio il carnevale. Dal sabato al martedì sera, sfilano i carri per le principali vie del centro, seguiti da gruppi mascherati locali che danzano al ritmo di musiche appositamente composte da autori locali. La recitazione di testi satirici in dialetto locale, composti anch’essi da autori locali, rappresenta un’altra peculiarità del Carnevale di Sciacca. La festa, che ha fine l’ultima notte di carnevale con le ultime sfilate dei carri dai quali si distribuisce un’ottima salsiccia appena arrostita, culmina con il falò di Peppi Nnappa, insieme al quale ha fine questo particolare periodo di euforia e spensieratezza.