Palma di Montechiaro

Nome Abitanti: palmesi
Popolazione (2012): 23606
CAP: 92020
Provincia: Agrigento (AG)
Codice Istat: 084027
Codice Catastale: G282
Coordinate GPS (Lat Lng): 37.19361, 13.76583
Altitudine (m. s.l.m.): 165
Patrono: Maria SS. del Rosario
Giorno festivo: 8 settembre
Altre informazioni


Palma vene fondata da Carlo Tomasi nel 1637, data in cui il Tomasi ebbe concessa da Re Filippo IV la “Licentia populandi”. Sorge in collina, presso la costa dove si trova Marina di Palma, oggi nota come una piacevole località turistica. Palma venne popolata all’inizio da abitanti provenienti da Ragusa, città del Tomasi, e il suo impianto urbanistico ebbe una impostazione a maglia ortogonale. L’aggiunta “di Montechiaro” risale al 1865. Palma possiede alcune emergenze architettoniche degne di nota, tra le quali spiccano il Palazzo ducale di Palma, la Chiesa Madre e la Chiesa e il convento delle Benedettine. Il Monastero delle Benedettine, risalente al 1659, che venne eretto per volere dei Tomasi, originariamente come propria residenza. Da osservare gli splendidi soffitti lignei del XVII secolo. Tale monastero, insieme alla Chiesa del Rosario, costituisce un pregevole esempio di Barocco siciliano.
A circa 5 Km da Palma di Montechiaro, è Marina di Palma, frazione di Palma di Montechiaro. Interessante la presenza della torre San Carlo, del 1639, fatta erigere per ragioni difensive contro le scorrerie dei pirati, dai Tomasi.

Castello di Montechiaro

Poco distante da Marina di Palma è anche il trecentesco Castello di Montechiaro, in stile Chiaramontano, restaurato nel 2003, che costituisce uno dei principali motivi di attrazione turistica per la zona. Esso infatti, oltre a godere di una posizione unica, – è l’unico esempio in Sicilia di Castello costruito su di un costone roccioso a ridosso del mare -, è famoso per il riferimento alla famiglia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del bellissimo romanzo “Il Gattopardo”. Lo splendido Castello venne edificato per volere di Federico III Chiaramonte intorno alla seconda metà del 1300 Poi nel XVII sec. divenne proprietà dei Tomasi. Nel 1580 è infatti documentato il passaggio al capostipite dei Tomasi, Mario, originario di Capua, primo della sua casata ad insediarsi in Sicilia. Carlo tuttavia dopo aver preso i voti cedette titolo e proprietà al fratello Giulio.
I Tomasi di Lampedusa mantennero la proprietà fino al 1957, data della morte di Giuseppe Tomasi il celebre scrittore del romanzo Il Gattopardo. Nel libro “il Gattopardo” uno dei capolavori della letteratura del Novecento, viene proprio rappresentata l’aristocrazia siciliana del periodo del Risorgimento. 

Panorama dal Castello di Montechiaro

Lo stesso scrittore, che scrisse il Gattopardo pensando ai luoghi dell’infanzia, afferma in una lettera datata 1957, indirizzata all’amico barone Merlo, che “Donnafugata come paese è Palma; come palazzo è Santa Margherita”.
Il Castello passò poi ancora di proprietà e, dopo essere stato lasciato a lungo in stato di abbandono, nel 2003 è stato oggetto di un discusso restauro.
Il castello, noto anche per la sua posizione particolarmente suggestiva, presenta un impianto articolato con corte e torre maestra. Una stradina in salita, impervia e ricca di vegetazione rupicola, conduce all’ingresso. La cappella del Castello contiene una scultura marmorea della Madonna attribuita al Gagini, famoso scultore di Palermo. Una affascinante leggenda vuole che questa Madonna, sottratta dagli agrigentini, abbia fatto ritorno al castello grazie agli abitanti di Palma, che lottarono per rimpossessarsene. A memoria dell’evento resta il nome dato ad un solco tracciato da un corso d’acqua prossimo che si chiama vallone della battaglia.