Il Duomo
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Una antichissima leggenda narra che Ruggero II, sorpreso in mare da una terribile tempesta, per salvarsi fece il voto che se fosse riuscito a restare in vita, avrebbe innalzato un tempio maestoso al Salvatore… Il 7 Giugno del 1131 ebbe così inizio la costruzione della sontuosa Basilica Cattedrale, destinata a diventare uno dei monumenti più belli ed emblematici di Cefalù e della Sicilia intera. Nella Cattedrale si sposano armoniosamente l’architettura e l’arte araba, la bizantina, la latina e la nordica in una meravigliosa sintesi di culture e di stili. Il Duomo si erge sull’alto di una scalinata, (quella attuale risale al 1851), e domina la piazza antistante ornata da palme svettanti. La facciata del Duomo è opera di Giovanni Panettera e risale al 1240. Due imponenti torri a quattro piani inquadrano la facciata e sono culminate da due singolari coperture piramidali che caratterizzano in modo unico il profilo del Duomo, che, insieme allo sfondo della Rocca e al blu del mare appartiene all’immagine iconografica più classica di Cefalù.
Una doppia fila di archetti su colonnine decora la facciata, che è preceduta da un portico a tre archi il centrale a tutto sesto, i laterali a sesto acuto. Un unico stupefacente portale riccamente decorato, ci conduce all’interno della Chiesa.
L’impianto, a croce latina, presenta otto colonne di granito per lato, che dividono la basilica in tre navate e sorreggono poderosi archi a sesto acuto. Alcuni capitelli delle colonne sono romani, altri bizantini e presentano particolari decorazioni. Il tetto della navata mediana mostra le travature lignee. Due grandi colonne sorreggono l’arco che collega la navata principale al maestoso transetto. Cinque gradini segnano l’ingresso nello spazio del presbiterio, dove, a destra, troviamo la sedia episcopale e a sinistra la marmorea sedia regia con decorazioni a mosaico. La pavimentazione in pietra grigia locale contribuisce a conferire all’interno un aspetto severo ed imponente, stemperato dalla presenza dei mosaici bizantini che rivestono la curva dell’abside, le pareti del presbiterio e le volte a costoloni.
Fra tutte le raffigurazioni fatte a mosaico spicca quella del Cristo Pantocratore che, campeggiando nel catino dell’abside, sembra accogliere come in un grande abbraccio tutti i suoi fedeli e consolarne con un solo sguardo le loro anime avide d’amore e di pace. Il Cristo illumina l’atmosfera di perfetto rigore della Chiesa, quasi a voler ribadire il messaggio che appare nel Vangelo alla sua sinistra “Cristo è la luce del mondo”. La Madonna, raffigurata nella fascia sottostante il Cristo, insieme agli Arcangeli e agli Apostoli, sembra unirsi alla preghiera dei fedeli… Patriarchi, Profeti e Santi completano la decorazione musiva alle pareti della Tribuna. I mosaici recano iscrizioni greche e latine.
All’interno della Chiesa possiamo anche ammirare una splendida Madonna del Gagini del 1533. Di recente adozione sono le vetrate delle finestre del Duomo realizzate intorno al 1990 dall’artista Michele Canzoneri.
Le vetrate, realizzate con intense campiture cromatiche, si ispirano a vari temi che vanno dall’Apocalisse agli Atti di Pietro e Paolo, all’Assunzione di Maria. Annesso al Duomo è il Chiostro del XII sec., quadrato e per tre lati circondato da un portico a colonne binate i cui capitelli, che sorreggono archi ogivali, presentano curiose raffigurazioni. Nel XVI secolo il Chiostro fu colpito da un rovinoso incendio. Da allora, numerosi restauri hanno alterato l’originaria struttura, tranne che per la parte relativa all’ala meridionale.