Tra storia e mitologia

Forse meno amara che in un qualsiasi altro posto del mondo, fu la fine del pastore Dafni, che trascorse il resto della sua vita nella spiaggia di Cefalù, reso cieco per vendetta da Giunone, per avere osato preferire la bella Climene ad Echeneide, figlia della dea.
Dafni, sulla spiaggia, poteva udire le urla dei gabbiani unirsi al suo canto di dolore e le onde infrangersi impetuose fra gli scogli. Poteva abbandonarsi al tepore del sole come in un caldo abbraccio di conforto e sentire gli odori mediterranei provenienti dalla campagna circostante, miscelarsi con quelli del mare in un unico profumo inebriante.
Anche oggi, provando per un attimo a chiudere gli occhi in riva al mare di Cefalù, si può scoprire che i nostri sensi si esaltano nel percepire una tale armonia di suoni e di profumi. Sembra ancora di udire il canto melodioso del pastore Dafni giungere dall’alto della Rocca, ed è anche volgendosi ad essa che Cefalù si svela, oltre che luogo mitico circondato da una splendida natura, luogo ricco di civiltà e di antichissima storia.
Cefalù e la sua storia hanno sempre dato spunto ad affascinanti racconti leggendari…
Quello del pastore Dafni, infatti, è solo uno dei numerosi racconti che sono nati intorno ad ogni più antico luogo di Cefalù… così si narra che le acque del fiume Cefalino, che scorrono limpide nelle vasche del Lavatoio medievale, abbiano avuto origine dal pianto incessante di una ninfa tradita… che il nome di Porto Salvo sia legato alla salvezza di Ruggero, che ivi trovò scampo ad una tempesta, e, si narra ancora che lo stesso Duomo di Cefalù sia stato edificato per un voto fatto al Salvatore da Ruggero, quando fu coinvolto dalla tempesta in mare… Questa e tante altre sono le leggende su Cefalù… Il proliferare di leggende intorno ad un luogo non può essere comunque solamente legata alla fervida fantasia degli abitanti, ma è senz’altro stata stimolata dalla curiosità dei numerosi viaggiatori, che una volta giunti a Cefalù, rimanevano incantati e chiedevano notizie sull’origine di quello o questo luogo per poter fissare, con scritti e disegni, l’immagine di Cefalù e poter raccontare, servendosi anche delle antiche leggende che avevano udito, la magia di quei luoghi.