La Rocca di Cefalù

La Rocca di Cefalù

La Rocca non costituisce solamente lo splendido sfondo scenografico che tanto caratterizza l’immagine iconografica di Cefalù, bensì, è parte integrante di Cefalù stessa, che si è sviluppata alle sue pendici e ha tratto dalla sua roccia il materiale da costruzione per lo sviluppo dell’abitato. La Rocca, madre, genera e domina il paese e ne racconta parte di storia, ricca com’è di testimonianze che si sono in essa stratificate nel corso dei secoli. Il rapporto che Cefalù ha sempre avuto con la Rocca dona forza all’ipotesi secondo la quale Kephaloidion, antico nome di Cefalù, derivi da “Kefalis”, cioè “testa”, in relazione alla caratteristica forma della Rocca.
La Rocca si eleva fino a 268 mt. s.l.m., su di essa regna ancora il falco pellegrino e presenta ancora in parte l’originale macchia mediterranea anche se distrutta più volte da incendi; dal punto di vista geologico, la Rocca presenta particolarità che sono state recentemente scoperte grazie ai moderni metodi di ricerca: sono infatti stati immessi dei “traccianti chimici” sulla cima del monte Carbonara, che sono poi stati ritrovati vicino al porto di Cefalù, proprio nelle acque della sorgente di Presidiana… ciò dimostra che la Rocca è collegata, in sotterraneo, con il complesso di Pizzo Carbonara.

Il Tempio di Diana

Interno del Tempio di Diana

Costruzione megalitica risalente al IX sec. a.C. Ebbe originariamente una funzione sacra legata al culto locale dell’acqua. La sua origine sacra è ulteriormente confermata dal fatto che su di essa, in epoca bizantina, si costruì una chiesa. Con il tempo l’edificio acquisì anche una funzione difensiva data la sua particolare posizione strategica. Nel tempio è inglobata una cisterna del IX sec. a.C. che indica che nel sito preesisteva un culto indigeno.

Le Mura merlate

Scorcio visuale delle fortificazioni bizantine poste sulla sommità della Rocca

Le caratteristiche mura merlate medievali che cingono la Rocca dandole un aspetto inconfondibile, sono state ricostruite per quanto concerne la parte ad est, mentre si sono conservate, quelle che erano state costruite presso il dirupo naturale.
Nel 1500 venne ampliata quella parte che si trovava più a valle. L’originario camminamento di ronda si è rivelato grazie alle indagini conoscitive condotte nel 1989 a quota 130 metri s.l.m., nella fascia a ridosso delle mura. Nel 1991 altre esplorazioni hanno permesso il ritrovamento dell’originario sbarramento a valle, su cui si sovrappose nel 1533-34 un altro sbarramento.

Il Castello

Ruderi del Castello di Cefalù del XII-XIII sec

Sulla sommità della Rocca si trovano i suggestivi ruderi del Castello di Cefalù, risalente al XIII-XIV sec.. Esso copre un’area rettangolare di 35 m. per 20 m. Di tale struttura, si conservano le antiche pietre rimaste a testimonianza della trascorsa potenza, resti che consentono comunque di tracciare una ipotetica planimetria che comprende due torri e suddivide il Castello in dodici ambienti. La posizione del Castello, che domina dall’alto l’intero territorio circostante Cefalù, lascia intuire la rilevanza della Rocca come importante punto strategico.


Come si arriva

Alla Rocca si può giungere imboccando uno dei caratteristici vicoli che si aprono all’inizio del Corso Ruggero, come il “vicolo dei saraceni”, che conduce ad un percorso che salendo ci porta all’ingresso monumentale della Rocca.
Varcato l’ingresso monumentale, un sentiero in salita ornato dalla tipica vegetazione mediterranea, ci guida verso i principali monumenti presenti nella Rocca, il più alto dei quali è il castello …giungervi può apparire faticoso, ma una volta arrivati in sommità si può godere di uno splendido panorama.