Il castello di Lipari
Dalla odierna P.zza Mazzini è possibile salire al Castello di Lipari. La piazza, un ampio terrazzamento a nord della rocca, è chiusa dalle fortificazioni del XVI sec. L’area del castello è dal 1946 sede di scavi archeologici, prevalentemente concentrati ad ovest della via del castello. Situato nell’acropoli della greca “Lipara”, il castello rappresenta la parte più ricca dell’isola sotto il punto di vista delle stratificazioni storiche.In questa zona, divisa dalla strada che porta alle chiese dell’Immacolata e dell’Addolorata, si possono contare strati di civiltà che vanno da quella del bronzo a quella romana.
La parte più rilevante degli edifici del castello è oggi occupata dal museo eoliano, che raccoglie importantissime collezioni che vanno dal neolitico oliano – V/IV millennio a. C.- alle terrecotte teatrali di personaggi di note tragedie trovate in alcuni corredi tombali. L’aspetto complessivo che oggi ammiriamo è caratterizzato delle trasformazioni avvenute intorno al XVI sec. ad opera degli spagnoli, che lo munirono fortificarono per contrastare le escursioni dei pirati. Della città che vi sorgeva restano le chiese, il Palazzo dei vescovi e alcune abitazioni, annesse ora al museo eoliano.
Sul punto più alto dell’area interessata dal castello si eleva la Cattedrale di San Bartolomeo, ricostruita nel XV sec. nello stesso luogo ove sorgeva una antica cattedrale normanna. A seguito della distruzione subita nel 1544, l’edificio fu quasi totalmente rimaneggiato (della antica costruzione normanna non restano che pochi resti nel fianco meridionale). La facciata è del 1761 e fu costruita con forme barocche ed anche l’interno, a pianta basilicale, è barocco. L’ex Palazzo vescovile ospita oggi la prima sala del museo eoliano. L’ex chiesa di St. Caterina è invece oggi destinata ad ospitare pezzi relativi la sezione di archeologia navale del museo.