Le Egadi… Un tuffo nel mare e nella storia
Facilmente raggiungibili da Trapani, queste splendide isole chiamate Egadi, che significa, “favorevole” o “propizio”, sono note per la bellezza del mare e per le testimonianze archeologiche. Pur essendo molto frequentate nel periodo estivo, riescono a contenere le presenze turistiche garantendo un buon livello di vivibilità. L’arcipelago delle isole Egadi sono tutelate dalla riserva che complessivamente comprende le tre isole: Favignana, la più grande, con una superficie di 33 kmq; Marettimo con superficie di 12 kmq e Levanzo con 10 kmq. A queste sui aggiungono inoltre l’isolotto di Formica con lo scoglio di Maraone, e lo scoglio dei Porcelli.
Tutte le tre isole infatti presentano spunti di notevole interesse, sia dal punto di vista storico che naturalistico. Pare che la presenza umana si sia inserita in queste isole ancor prima del loro stacco dalla terraferma. Le testimonianze rinvenute nella grotta del Genovese a Levanzo, – incisioni rupestri, graffiti -, sono tra le più note e preziose in ambito archeologico.
Narra una leggenda che Cala Rossa debba il suo nome al sangue versato nella battaglia delle Egadi, svoltasi tra Cartagine e Roma nel 241 a.C. In realtà, per quanto suggestiva possa essere l’ipotesi, recenti studi e ritrovamenti archeologici – tra cui un rostro corrispondente proprio al periodo della storica battaglia – dimostrano che essa si svolse in un’area a nord di Levanzo.
Dopo la conquista romana le isole sicuramente mantennero dei caratteri spiccatamente punici. Pare che addirittura non aderirono neanche alla religione romana, e ciò rafforzerebbe l’ipotesi che, a parte qualche funzionario posto a presidiare quelle terre, i romani vi si stabilirono. A Marettimo si trova, a testimonianza del passaggio dei Romani, un edificio in stato di rudere chiamato “case romane”. Dopo l’oscura parentesi delle invasioni barbariche, – i Vandali resero schiavi moltissimi isolani allontanandoli dalle loro terre-, con i Bizantini le Egadi cominciarono lentamente a ripopolarsi. In seguito, il dominio arabo dette inizio ad un periodo di ripresa economica. Si incrementò l’agricoltura e si diede maggiore impulso alla pesca del tonno. Inoltre, a Favignana, si avviò una attività, che diede una forte occasione di ripresa economica: l’estrazione del tufo. Successivamente queste zone ritorneranno protagoniste di una fase di crescita economica, attraverso le attività connesse alla tonnara, e grazie alle capacità imprenditoriali dei Florio.