Cattolica Eraclea

Nome Abitanti: cattolicensi
Popolazione (2012): 3.975
CAP: 92011
Provincia: Agrigento (AG)
Codice Istat: 084014
Codice Catastale: C356
Coordinate GPS (Lat Lng): 37.44194, 13.39278
Altitudine (m. s.l.m.): 180
Patrono: San Giuseppe
Giorno festivo: 19 marzo
Altre informazioni


mare di Eraclea

Posta tra Agrigento e Sciacca, Eraclea si impone all’interesse del turista non solo per la presenza di una incantevole spiaggia e di un contesto paesaggistico ambientale caratterizzato da bianche rocce calcaree, ma anche per la presenza di un sito archeologico dove si conservano importanti resti di un teatro greco risalente al IV sec. A.C. e di varie abitazioni di epoca ellenistica e romana. La leggenda collega Minoa al re Minosse che, avrebbe inseguito Dedalo fin in Sicilia per punirlo del fatto di aver aiutato Arianna e Teseo ad orientarsi nel labirinto. Minosse sarebbe stato ucciso in questi luoghi dal re sicano Caos presso cui Dedalo si era rifugiato.
L’origine di Minoa, si colloca intorno al 570 a.C. quando, la potente Selinunte, la fonda alla foce del Platani. Il sito era probabilmente sede di un primitivo stanziamento coloniale miceneo. Minoa acquisì il prenome Eraclea nel sec.VI dai coloni di Sparta guidati da Eurileone. Contesa tra Selinunte e Agrigento nel V sec, subì poi le vicende relative alle egemonie di Siracusa e di Cartagine. Successivamente passata nelle mani dei Romani nel III sec. a.C., dal 210 a.C. fu civitas decumana.
Poi Eraclea Minoa venne coinvolta in una serie di guerre e successivamente del tutto abbandonata. Già nel I sec. d.C. infatti la città risulta non più abitata. Scavi archeologici praticati dal 1907 e del 1951 condotti in modo sistematico, misero in luce le rovine che oggi in parte ammiriamo. Resti di abitazioni in mattoni crudi, alcune delle quali presentano ancora piccole parti di mosaico, ed in particolare un teatro, in cattivo stato di conservazione, oggi ricoperto di una struttura fatta in materiale plastico. Un piccolo Antiquarium riunisce oggetti provenienti in massima parte dalla necropoli, è posto all’ingresso del sito e consente al visitatore di comprendere meglio uno dei siti archeologici più importanti e suggestivi della Sicilia.