Copenhagen
”SPLENDIDA, SPLENDIDA COPENHAGEN”
Una sirenetta sognante adagiata in uno scoglio, sulla riva dell’øresund, che prende vita grazie al suo autore Christian Andersen e prende forma ad opera dello scultore Edvard Eriksen … e diviene il simbolo della città, capitale della più antica monarchia del mondo. Copenhagen, grande e vivace città della Scandinavia, si trova nella Zelanda, l’isola più grande, particolarmente decentrata verso est. Per capire Copenhagen bisogna partire dal contesto territoriale di cui fa parte, e dalla cultura della popolazione danese. Le città, sono tutte a dimensione d’uomo.
Gli abitanti amano andare in bicicletta, ed hanno delle piste interamente riservate a loro. In effetti, ciò è ampiamente facilitato dal fatto che gran parte della Danimarca è costituita da fertili bassopiani agricoli o da ondulate colline e non ha neanche una montagna; il rilievo maggiore, alto 173 m, si trova a Yding Skovhøj, nel Distretto dei Laghi dello Jutland (la Danimarca è in gran parte costituita dalla penisola dello Jutland). Il paese è bagnato a ovest dal Mare del Nord e a est dal Mar Baltico. Unico legame fisico col continente europeo è la zona meridionale dello Jutland che confina con la Germania. A nord, a separare la Danimarca dalla Norvegia e dalla Svezia sono i canali della Skagerrak e dello Skattegat.
Nel 2000 la Danimarca, ha rifiutato la proposta di adottare l’euro come moneta ufficiale e di aderire alla Unità monetaria europea. Il 14 settembre 2003, ha detto no al referendum sull’introduzione dell’euro.
La città, il cui nome significa “porto dei mercanti”, presenta una edilizia residenziale che utilizza i caratteristici mattoncini in cotto rossi, ed è in gran parte costituita da costruzioni al massimo di sei piani. I suoi abitanti sono letteralmente amanti del sole… quando spunta si riversano per le strade, mangiano e bevono all’aperto decisi a godere di tutti i suoi raggi. Questa loro attitudine, peraltro ben giustificata dalla penuria di sole nella stagione invernale, ha fatto sì che i danesi venissero chiamati i napoletani della Scandinavia. Anticamente gli abitanti vedevano nel sole il padre di tutti gli dei; prova ne sia che il Nationalmuseet espone come uno dei più amati reperti, proprio il carro del sole d’oro di Trundholm.
La trasformazione urbanistica di Copenhagen, che attualmente conta più di un milione e trecentomila abitanti, ebbe inizio grazie a Valdemaro I nel 1167. Cinque secoli fa, Cristiano II rende Copenhagen la capitale dell’impero scandinavo, comprendente Danimarca, Svezia e Norvegia. Alla fine del 1500, sotto Cristiano IV Copenhagen è sede di una delle corti più splendide d’Europa.