Studio MVRDV
Nel 1991 si forma il gruppo MVRDV, a Rotterdam. L’iniziativa è condotta da Winy Maas, Jacob van Rijs e Nathalie de Vries che decidono di mettere insieme le loro competenze professionali in seguito al successo ottenuto alla Berlin Europan Competition, vincendo il primo premio. Una delle prime progettazioni del gruppo risale al 1996 ed è il Porterlodges, Hoge Veluwe National Park, di Otterloo. Del 1997 è invece il progetto che li renderà maggiormente noti: l’emittente radiotelevisiva ad Hilversum, in Olanda.
La VPRO, attiva già dagli anni Settanta, è una emittente pubblica olandese, dotata di forte autonomia all’interno del sistema radiotelevisivo e particolarmente aperta alle novità provenienti dall’esterno. La sede originaria era ripartita in tredici villette ad Hilversum, la successiva risalente agli anni ’90, si era spostata nel centro radiotelevisivo all’interno della città.
Il sito in cui è richiesto nasca la nuova sede presenta diversi dislivelli, questo non procurerà nessun disturbo al MVRDV perché si vuole concepire una struttura che possa dialogare con l’ambiente esterno, e i dislivelli in questo caso, son ben accetti. La sintonia al paesaggio in qualche modo deve poter richiamare la filosofia di “apertura” dell’emittente che si è sempre mossa in modo libero e reattivo agli stimoli provenienti dalle novità del mondo. Il progetto del gruppo MVRDV è un volume compatto su cinque piani. Si vuole principalmente provare a rendere minimo l’impatto con l’ambiente circostante. Il corpo si relaziona al paesaggio per via della sua articolazione interna ma anche per dei semplici accorgimenti come quello di dotare ogni zona di un contatto con l’esterno, grazie ad es. alle ampie superfici vetrate. Una disposizione sfalsata delle terrazze, consente sempre di poter vedere l’ampio panorama circostante ed piani interni sono collegati fra loro con delle scale che sono state pensate per assolvere anche ad altri usi, (ad es. come delle tribune). L’ingresso principale è posto al primo piano, in corrispondenza di un garage da cui si sale alla reception che si trova al secondo livello.
La compattezza del volume è smorzata dai percorsi irregolari che si articolano vivacizzati da dislivelli e piani inclinati. Anche i soffitti hanno altezze diverse per cui complessivamente i diversi ambienti non risultano mai essere monotoni assumendo di volta in volta volumetrie diverse. Persino il pavimento della reception è stato rialzato creando un movimento in corrispondenza del punto in cui, sotto, entrano le auto. Anche la luce non è mai filtrata allo stesso modo… Il prospetto principale della costruzione presenta un insieme variegato di vetri che, in virtù delle loro diverse qualità, generano all’interno diverse condizioni di luce.
Molti sono gli accorgimenti che rendono l’edificio particolarmente rispettoso delle politiche di sostenibilità ambientale. Climatizzazione e illuminazione, sono concepiti in base alle severe regole vigenti, ecocompatibili.
Attenzione particolare è stata posta anche nella dislocazione degli impianti che si vuole ricoprano uno spazio il più ridotto possibile, lasciando maggiore spazio per altri usi. L’attenzione per i particolari, anche degli arredi fissi interni, dimostra una sensibilità alla vita dei futuri fruitori, che non potranno sentirsi in un classico edificio per uffici. Ad esempio il gruppo ha avuto cura di pensare anche ad un rivestimento per le luci al neon, che notoriamente costituiscono un tipico richiamo agli ambienti standard di lavoro. Un giardino pensile sul tetto accoglie i numerosi collegamenti per la TV via cavo, l’elettricità, il telefono e la rete informatica. Questo consente ai dipendenti, se vogliono, di poter lavorare all’aperto in estate. Sono stati anche ideati appositamente degli spazi all’aperto, destinati a tutti i possibili eventi legati alla vita dell’emittente. Attenzione all’ambiente e attenzione all’uomo dunque in questo edificio che anche nell’attenzione ai piccoli particolari ha fatto in modo di raggiungere una sintonia tra l’uomo- natura e la natura- architettura. Villa VPRO, riceverà nell’ordine il Concrete Award della Dutch Concrete Association ed il Dudok Award della Municipality of Hilversum.
Alla progettazione della VPRO, seguiranno poi i progetti per l’edificio per uffici RVU, a Hilversum; la nota Double House / Villa KBWW, ad Utrecht. Il WoZoCo’s (che avrà ricobnosciuto il Merkelbach Award del the Amsterdam Fund for the Art) ed alcuni studi teorici come il Farmax, il Brabant 2050 Manifest, e nel ’99 l’installazione Metacity/Datatown. Negli anni 2000-2002 progettano nell’ordine: la Borneo Houses, di Amsterdam; il Padiglione olandese per EXPO’ 2000 di Hannover; gli Appartamenti Wiener Veite, Vienna 2001; la Braibant Library, Eindhoven; lo studio Thonik/Ateliers, di Amsterdam; le Case a Ypenburg, Hageneiland; la Container City, a Rotterdam; il Silodam, Amsterdam; l’Unterföhring Park Village, a Monaco; L’edificio per uffici Calveen, Amersfoort; la Villa Plot 5, The Hagueed infine il Flight Forum, Eindhoven.
Altri riconoscimenti ricevuti dal gruppo sono stati dati per la Double House, che ha ottenuto la menzione d’onore per il National Steel Prize; per il padiglione olandese che ha ricevuto il Belmont Prize dalla German Forberg Schneider Foundation e, dal 2000, il J.A. van Eck Prize dell’Associazione Architetti Olandesi, per il design del Wozoco’s ad Amsterdam, e il Fritz Schumacher Prize della fondazione Alfred Toepfer Hanover.
Anche l’installazione Metacity/Datatown ha ricevuto nel 2000, la menzione d’onore per il Media Art Prize del Center for Art and Media Technology a Karslruhe in Germania.
Brevi cenni biografici dei fondatori di MVRDV
– WINY MAAS Nasce a Schijndel nel 1959, compie i suoi studi al RHSTL Boskoop ottenendo la qualifica di “landscape architect”. Nel 1984/90 studia alla Technical University di Delft, dipartimento di Architettura e Urbanistica laureandosi con una menzione d’onore. Nel 1994 è già membro dello staff editoriale di Forum e, l’anno successivo, di quello di di Items. Nel 1998 è attivo per il programma del National Design Group. Lavora come architetto-urbanista presso il Bureau Bakker a Bleeker, la D.R.O. ad Amsterdam, il Kuiper Compagnons di Rotterdam, presso l’UNESCO a Nairobi, e al Rem Koolhaas’ Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam.
Oggi insegna presso varie scuole e istituzioni di tutto il mondo (come: AA London, Berlage Institute Amsterdam, Universities of Delft, Eindhoven, Berlin, Barcelona, Oslo e Vienna, alla Cooper Union New York e a Los Angeles, Chicago, Boston e Princeton).
– JACOB VAN RIJS, nasce ad Amsterdam nel 1964; studia alla Free Academy in The Hague e alla Technical University of Delft, dipartimento di Architettura laureandosi con menzione d’onore. Lavora in qualità di architetto presso: Martinez Lapenas & Torres Arquitectos (Barcelona), Van Berkel en Bos (Amsterdam) and Rem Koolhaas’ Office for Metropolitan Architecture (Rotterdam). Anche lui come W.M. tiene numerose lezioni e conduce workshops in scuole e istituzioni di tutto il mondo (TU Delft, Architecture Academy Amsterdam e Rietveld Art Academy Amsterdam, AA London, Cooper Union New York, e anche in Texas e alle Università di Madrid e Barcelona).
– NATHALIE DE VRIES, nasce ad Appingedam1965Studia alla Technical University di Delft, dipartimento di Architettura, laureandosi con menzione d’onore. Lavora presso: la Martinez Lapenas & Torres Arquitectos (Barcelona), D.J.V. Architects (Rotterdam) e Mecanoo Architects (Delft). Nathalie de Vries tiene workshops in scuole e istituti di tutto il mondo.
Professore-ospite al Berlage Institute, alla Academy of Building Arts a Arnhem e alla Facoltà di Architettura dellaTechnical University di Delft, è oggi membro del comitato Fund for Architecture e co-editore del libro Eating. Brazil.