Lo sguardo dei contemporanei
Più di otto milioni di risultati su Google, innumerevoli libri che trattano della Gioconda, 8,3 milioni di visitatori l’anno al Louvre. Innumerevoli articoli sui giornali, teorie, ipotesi, indagini e trattazioni. E poi conferenze, eventi, richiami pubblicitari. Gadget, reinterpretazioni artistiche, manipolazioni fotografiche. La Gioconda ci sorride beffarda come se sapesse. Il giro d’affari è enorme, e il cardine attorno al quale ruota tutto ciò è l’aura di mistero che già da molti anni circonda la Gioconda.
A partire dalle prime ipotesi che ne hanno nel tempo garantito l’interesse da parte di un pubblico via via sempre più vasto. Studi, analisi, ipotesi fantasiose. Ma anche furti, atti vandalici, dissacrazioni hanno riguardato questo dipinto che lentamente agli occhi dei contemporanei si è mutato in una icona. L’icona incontrastata dell’arte nel mondo. Sì, perché la gioconda risulta essere il dipinto più famoso in assoluto.
Il più conosciuto, il più discusso, il più diffuso.
Dalla piccola teca di vetro del Louvre la sua immagine si è diffusa prima sulla carta stampata, poi alla TV ed infine sul Web e ad oggi contiamo circa 2.000.000 di risultati che riguardano la Gioconda, se ci riferiamo anche all’altra denominazione con la quale noi tutti al conosciamo: Monna Lisa.
LA GIOCONDA STRESSA I CUSTODI DEL LOUVRE La Gioconda causa stress. Non a chi la va ad ammirare al Louvre, quanto piuttosto agli stessi custodi del celebre museo parigino. I custodi del Louvre, infatti, avrebbero deciso di incrociare le braccia per chiedere un aumento ai gestori del museo: controllare quel meraviglioso quadro, infatti, sarebbe una fonte altissima di stress. Tutta colpa dei turisti. E per colpa loro alcune sale del Louvre rimarranno chiuse. MUSEO DEL LOUVRE. ATTENTATO ALLA GIOCONDA: LANCIATA UNA TAZZA CONTRO L’OPERA D’ARTE Il suo viso è rimasto impassibile e il suo sguardo misterioso. Non ha riportato danni la Monna Lisa, dopo che una visitatrice del museo del Louvre di Parigi ha attaccato il celebre quadro di Leonardo lanciandovi contro una tazza da tè.. L’episodio risale alla settimana scorsa, ma è stato reso noto solo oggi dal quotidiano francese Le Parisien. Il capolavoro, che è protetto dietro un vetro antiproiettile ed è continuamente sorvegliato, non è stato neppure scalfito dall’impatto della tazza, mentre la responsabile del gesto, una turista russa, è stata arrestata e sottoposta a esami psichiatrici. L’ipotesi più plausibile è che la donna sia stata preda della cosiddetta ‘sindrome di Stendhal‘, una presunta affezione psicosomatica che provoca malori e, in alcuni casi, comportamenti compulsivi, a soggetti messi al cospetto di grandiose opere d’arte. |