Al Louvre
Eccola lì, esposta in uno dei musei più noti d’Europa, trattata con il massimo riguardo. Intorno a Lei, uno stuolo di turisti posti a distanza di sicurezza. Sì, perché contrariamente alle altre opere la Gioconda mantiene con gli spettatori una adeguata distanza grazie ad una robusta teca di vetro e ad un cordone di sicurezza, che ne delimita uno spazio antistante, che non si può superare. Come una star del cinema che nel momento del suo massimo successo offusca lo splendore delle altre, come una personalità, come un Papa in visita in una città, come il Presidente degli Stati Uniti, la Gioconda ha sempre il suo ruolo di primo piano. | |
E la prima cosa che si domandano in genere i visitatori (mentre fotografano senza guardarlo) è: “Perché?”. Si, perché questo dipinto così piccolo deve essere così famoso, perché dobbiamo considerarlo il più bello, perché non passiamo avanti e invece restiamo qui a sentire la guida che ci parla dei suoi occhi, del sorriso, di Leonardo e di quando la Gioconda giunse al Louvre…. Poi ci si guarda intorno e c’è sempre qualcuno che non riesce a staccare gli occhi dal quadro, come se fosse in uno stato di trance. Allora ci si dice, sarò io che non capisco e si comincia a mentire, a se stessi e agli altri e a dire che è bellissimo … Bellissimo. Mentre invece ami la Pop Art. |