A favorire la permanenza di un'immagine femminile prosperosa e dominante, sin dagli albori della storia, sono stati tutti quei culti legati alla fertilità della terra, vista come madre, vista come sposa. Anche se il ricorso al simbolo per propiziare la fertilità della terra è stata una esigenza da sempre sentita da parte di quasi tutte le civiltà presenti a qualsiasi latitudine, esso si esprime in modo molto intenso e ricco di fervore nelle culture mediterranee, attraverso il mito della madre terra. Uno dei miti centrali per comprendere la perseveranza di certi riti nella storia rurale della Sicilia, è quello di origine greca che parla di Persefone. Persefone o Kore, era l'amatissima figlia di Demetra avuta da Zeus. Accadde però che Zeus concesse in sposa al fratello Ade, dio degli inferi, la giovane figlia. Ade pensò di rapirla, mentre lei giocava con le figlie dell'Oceano e con Artemide e Atena. L'avvenimento del ratto di Persefone, si suole leggendariamente localizzarlo presso il lago di Pergusa. Ade spuntò improvvisa da una voragine sul suo carro dorato trascinando con sé Kore piangente. Solo Ecate nella sua grotta ed Elio s'accorsero dl rapimento. Persefone disperata, invocò invano l'aiuto di Zeus. Penetrò però priva di ausilio nei regni sotterranei insieme ad Ade. La madre Demetra udì le sue urla disperate e rapidamente volò come un uccello sopra la terra alla ricerca della figlia e, chiedendo notizie a uomini e divinità, per tre giorni con due fiaccole nelle mani proseguì la ricerca della amata figlia, senza nutrirsi e senza detergersi nelle acque sacre. Al terzo giorno, la dea incontrò Ecate che la condusse dal dio Elio che rivelò a Demetra la sorte di Persefone e la invitò ad accettare la sorte della figlia. Ma Demetra al contrario si adirò ancora di più e la sua ira fu tale da manifestarsi sulla terra con una terribile sterilità. Ella si allontanò dagli dei recandosi ad Eleusi dove fu accolta dal re Celeo come nutrice del figlio di lui Demofoonte. L'intervento di Zeus fu quello di mandare tutti gli dei a pregare Demetra di placarsi, ma Demetra rispose che non avrebbe restituito fertilità alla terra finchè non le fosse stata restituita sua figlia. Ermes fu inviato nei regni degli inferi a convincere Ade di far tornare alla luce la fanciulla rapita e Ade acconsentii, ma prima di inviare Persefone sulla terra le fece mangiare di nascosto un seme di melograno, che l'avrebbe costretta a restare due terzi dell'anno sulla terra e un terzo sotto terra. Quando Persefone ritornò sulla terra tutti i campi prima aridi, ridivennero nuovamente fertili, e gli uomini promisero in offerta agli dei altari meravigliosi. Persefone e la madre Demetra rappresentano due aspetti della terra, che nega ed elargisce, che nutre o priva.